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Combattere la stitichezza con le giuste armi

 
Molti di noi pensano di essere stitici preoccupandosi e magari ricorrendo a farmaci senza motivo. Questo per dire che molte persone si ritengono stitiche quando in realtà non lo sono affatto.
Senza dubbio è vero che esiste un numero relativamente contenuto di persone che hanno davvero bisogno di dare una mano all'intestino; è importante anche precisare che la frequenza non è l'unico elemento da tenere in considerazione per valutare l'effettiva presenza di costipazione. Vanno anche considerati altri elementi: produzione di feci dure, un'evacuazione che richiede sforzo e associata ad una sensazione di mancato svuotamento e anche l'utilizzo di alcuni farmaci. Non basta però un momentaneo rallentamento della frequenza nè un vago senso di gonfiore per autoprescriversi dei lassativi e parlare di stipsi. In realtà se il quadro di sintomi parla chiaro allora si puo' parlare di stitichezza e bisogna andare alla radice del problema.
Le cause possonio essere molteplici, da uno stile di vita e alimentare scorretto,(dieta povera di fibre e non corretta idratazione) all'utilizzo di alcuni farmaci (oppiacei, diuretici, antidepressivi, antiacidi) i quali inducono stipsi. In questo caso quando la stipsi è indotta da cause organiche come appunto una malattia o dall'utilizzo di farmaci, parliamo di stipsi secondaria. Varie sono le patologie che possono determinare stitichezza o costipazione:
  • malattie del colon-retto (tumori o patologie infiammatorie)
  • malattie endocrine ( ipotiroidismo e diabete mellito)

La stipsi può anche essere primaria quando non abbiamo alterazioni organiche ed essa è detta anche stipsi funzionale. Almeno due dei seguenti sintomi di seguito elencati devono essere evidenti: feci dure o a grumi separati; sensazione di evacuazione incompleta; ostruzione anorettale; evacuazione con frequenza inferiore alle tre volte a settimana. I sintomi però devono essere presenti almeno da alcuni mesi purchè si possa parlare  di stipsi vera e propria.

Molti di noi trasportati dalla pubblicità fanno uso in modo improprio dei lassativi che troviamo non solo sottoforma di farmaci ma anche come integratori e quindi acquistabili senza ricetta. Tali assitivi andrebbero assunti con moderazione e solo se strettamente necessario; il ricorso abituale ad essi rischia di innescare una dipendenza da lassativo più psicologica che fisiologica, senza il quale si torna ad essere stitici ma per colpa del quale non si riesce ad uscire dal problema. Cosa importante è che non vanno assunti contemporaneamente ad altri farmaci perchè possono interferire con l'assorbimento dei medicinali. Va quindi consigliato (sempre da parte dello specialista) un approccio graduale partendo sempre da un corretto stile di vita e da una corretta alimentazione.

Elenchiamo di seguito alcune buone abitudini che potrebbero risolvere il problema della stitichezza ed eventualmente prevenirne l'insorgenza:

1)Introdurre nella dieta la giusta quantità di fibre;esse rendono le feci più voluminose e più morbide. Il maggior volume  stimola la peristalsi, cioè l'attività propulsiva dei muscoli intestinali che spingono le feci verso l'uscita.

2)Introdurre il giusto apporto di liquidi perchè l'acqua contribuisce all'azione delle fibre. Occorre bere almeno 1,5/2 L di acqua al giorno.

3) Mangiare molta frutta e verdura.
 
4) Fare attività fisica quotidiana perchè migliora oltre che il benessere generale della persona anche la funzionalità intestinale.
 
5) Assumere la giusta posizione durante l'atto di evacuazione.
 
Abbiamo elencato in questo articolo alcuni piccoli consigli che potranno essere utili; in caso però di informazione più approfondite potete contattarci direttamente sul sito.