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Le diete della salute

E' risaputo che el benessere psicologico passa attraverso gli alimenti che mangiamo, la loro qualità e quantità, così come le nostre abitudini.Piramide alimentare

Dunque per mantenere uno stato di salute psico-fisico ottimale e per prevenire pericolose malattie la persona dovrebbe il più possibile seguire una alimentazione e, all'occorrenza fare una dieta, entrambe con certe buone regole e caratteristiche.

L'alimentazione, così come la dieta, dovrebbe essere:

  • Bilanciata: i vari nutrienti dovrebbe essere in giusto rapporto secondo il fabbisogno reale di ogni persona. In specifico 55% circa di carboidrati, 25% di lipidi e 20% circa di proteine.
  • Equilibrata: rapportata alla vera spesa energetica dell'individuo. Ad esempio più alta in uno sportivo, piuttosto che in un impiegato.
  • Moderata: evitando ogni tipo di eccesso in ognuna delle sue componenti nutrizionali.
  • Adeguata: in diretto rapporto con le diverse condizioni fisiche della persona. Ad esempio il periodo di crescita o quello della gravidanza necessitano di un maggior apporto di energia attraverso l'alimentazione. Dunque non dovrebbe mai essere sotto o sopra alle proprie esigenze caloriche.
  • Variegata: costituita da tutte le varie tipologie di alimenti, seguendo possibilmente la loro stagionalità.

Molteplici studi hanno confermato che uno dei regimi alimentari migliori e maggiormente vari ed equilibrati, e soprattutto uno dei migliori rispetto al mantenimento della salute psico-fisica, è la ormai famosa dieta mediterranea.
Tale regime alimentare, che poi è quello che caratterizza anche la nostra penisola, si basa prevalentemente su cereali come grano, farro, riso orzo (Carboidrati), frutta e verdura (Vitamine e Sali Minerali,  Magnesio, Potassio, Selenio), legumi, pesce e olio di oliva (Acidi grassi polinsaturi, Omega 3 e Omega 6), vino e, con moderazione, carne (Proteine).
La loro ripartizione è ben rappresentata dalla cosidetta Piramide Alimentare, dove ciò che si può e si dovrebbe mangiare quotidianamente si trova alla sua base mentre, via via che si sale verso l'estremità, si individuano i cibi da consumare con sempre minore frequenza e quantità.