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Italiani a tavola: in aumento obesità e malattie cardiovascolari La causa: Cattive abitudini alimentari

Gli italiani sanno bene cosa vuol dire mangiare in maniera corretta e salutare, eppure nonostante tutto continuano ad avere un’alimentazione squilibrata fatta di troppo cibo e poca attenzione alla salute.

Oggi consumiamo in un anno circa 1000 kg di alimenti a testa  e quello preferito resta il frumento. Traducendo possiamo dire che pasta, pane e pizza restano cibi più consumati dagli italiani. A seguire è aumentato di molto il consumo di grassi saturi (burro margarina ecc) e zuccheri semplici ed è diminuito vertiginosamente il consumo di frutta e verdura. Nota dolente è che tali abitudini sono cambiate soprattutto nei giovani,negli ultimi anni, infatti, l’obesità giovanile ha raggiunto livelli elevati. I giovani oggi prediligono  i cosiddetti slow food, cibi particolarmente ricchi di grassi. Altro dato preccupante riguarda le donne in cui il sovrappeso e l’obesità aumentano in modo vertiginoso nei primi 10 anni di vita e dopo i 50 anni.

Ad oggi gli italiani prediligono il menù fai da te e fare la spesa è sempre più una miscela originaria “tra arte, scienza ed esperienza”. Le differenze tra giorni lavorativi e festivi si assottigliano e se un tempo pranzo e cena fuori casa venivano considerate un’eccezione, oggi sono diventate una vera e propria regola.

Gli italiani possono essere cosi’ raggruppati in 4 categorie:

  • Indifferenti: insensibili al tema dell’alimentazione
  • Monacali: duri con se stessi e perfettamente in grado di contenersi
  • Mangioni: incapaci di controllare i propri impulsi e spesso bisognosi di essere aiutati a trovare un compromesso tra piacere e salute
  • Equilibrati: forti e sicuri, informati e razionali e capaci di godere di un’alimentazione equilibrata e sana, senza però rinunciare ai piccoli piaceri della vita.

Vari studi effettuati dall’istituto centrale di statistica hanno evidenziato l’aumento dell’obesità del popolo italiano che sta diventando un vero e proprio grido di allarme e in netta controtendenza con quelle che sono le linee guida emanate dall’Istituto Nazionale della Nutrizione per una equilibrata e sana alimentazione.

Tra le più importanti ne ricordiamo alcune:

  • mantenimento del peso ideale
  • controllo e riduzione del consumo di grassi
  • controllo e riduzione del consumo di carboidrati raffinati
  • riduzione dei livelli di Sodio
  • riduzione del consumo di bevande alcoliche

Molti sono i legami tra scorretta alimentazione, sovrappeso, obesità e malattie cardiovascolari (ipertensione, ictus, infarto). Oggi vengono classificate come prima causa di morte e da ciò l’esigenza di modificare le abitudini alimentari degli italiani, proponendo direttive che vadano verso un’alimentazione più equilibrata.

A tal proposito una delle diete particolarmente considerate nel prevenire i problemi cardiovascolari (primi fra tutti l’ipertensione) è la dieta DASH (Dietary Aproaches to Stop Hypertension). Tale dieta equivale ad uno stile creato appositamente per combattere e prevenire ipertensione e colesterolo LDL (cosiddetto cattivo) grazie ad un maggiore consumo di frutta e verdura e ad una notevole riduzione del sale da cucina, (Nacl) grassi saturi e zuccheri.

Mediante vari studi si è osservato che la dieta DASH, determina una riduzione significativa della pressione arteriosa e del colesterolo in modo particolare nei pazienti a rischio. Chi non soffre di questi problemi può  comunque seguire la dieta per tenere sotto controllo la pressione, diminuire i livelli di colesterolo e prevenire tutti i disturbi legati ad essa.

La principale fonte  proteica  è rappresentata dalle proteine animali di carne e pesce. E’ consigliabile però  assumere carne bianca, come tacchino e pollo,  eliminando il grasso visibile prima della cottura.  La carne rossa invece può essere assunta, ma non più di 2 volte a settimana . Importante fonte proteica sono anche latte e yogurt: meglio il latte scremato o parzialmente scremato rispetto a quello intero, in quanto quest’ultimo risulta più difficile da digerire. Possono essere assunti ma con moderazione anche ricotta e mozzarella (formaggi magri) cercando di evitare i formaggi stagionati, particolarmente ricchi di sodio. Di fondamentale importanza sono invece le proteine vegetali che possono essere assunte dai legumi (ceci, lenticchie, fagioli) alimenti ad alto valore nutrizionale che andrebbero preferiti alla carne rossa e assunti circa 3-4 volte a settimana.

Non dimentichiamo infine come ottima fonte proteica il pesce che andrebbe assunto con regolarità almeno 3 volte a settimana; alimento ricco anche di ottimi minerali (ferro, selenio ecc) ma anche di grassi polinsaturi (omega-3, omega-6).

In questa DIETA  particolare riguardo va attribuito alla frutta secca molto ricca di fibre, magnesio e potassio ma anche ottima fonte di proteine.  Mandorle,  noci e arachidi vanno però consumati con moderazione,  dopo i pasti nelle quantità stabilite (circa 5-6 noci o mandorle) in sostituzione della frutta fresca.

Discorso a parte meritano i carboidrati tra i quali particolare rilievo hanno quelli integrali che, oltre a consentire un regolare flusso intestinale, permettono di evitare picchi di glucosio nel sangue. Da evitare quindi assolutamente zuccheri complessi (come quelli che si trovano in prodotti industriali),  ricchi di farina bianca, che determinano un vertiginoso aumento dell’insulina, ormone prodotto dal pancreas.

Ricordiamo infine di assumere quantità adeguate di frutta e verdura, che contengono Sali minerali, vitamine, e fibre, nutrienti fondamentali per la dieta DASH.

Concludendo possiamo affermare che più frutta secca, verdura, legumi e cereali integrali garantiscono un maggiore introito di CALCIO E POTASSIO con una maggiore uscita di SODIO, per compensazione elettrolitica; e’ proprio attraverso questa meccanismo che la DIETA DASH determina una drastica riduzione della pressione arteriosa!!