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Esofagite da reflusso e acidità di stomaco colpiscono la maggiora parte degli italiani nel periodo post natalizio

 
L'esofagite è un'infiammazione del rivestimento interno dell'esofago dovuta ad una prolungata esposizione di materiale acido che dallo stomaco refluisce verso l'esofago. Tale mucosa a differenza di quella che riveste lo stomaco è ben adatta a sopportare lo sfregamento determinato dal passaggio degli alimenti ma non tollera molto bene il passaggio di sostanze irritanti, quali l'acido presente nel succo gastrico. Questo perchè la mucosa dell'esofago ha una struttura completamente diversa, presenta strati sovrapposti che piano piano desquamano spontaneamente  per l'attrito con gli alimenti e vengono poi rimpiazzati da giovani cellule che si formano negli strati più profondi. Tutta questa struttura fa si che la mucosa abbia una buona resistenza meccanica e sia in grado di resistere alle sollecitazioni cui è sottoposta durante il passaggio degli alimenti. In condizioni normali la mucosa viene a contatto poco o nulla con il succo acido dello stomaco perchè gli episodi di reflusso sono rari e di brave durata. In tutti gli individui normali si verificano quotidianamente brevi episodi di reflusso gastroesofageo che possiamo definire "fisiologici" perchè tipici del periodo post-prandiale ma che poi tendono a spegnersi con il termine della digestione. Nel momento in cui gli episodi tendono a diventare più frequenti e duraturi, l'esofago ne risente con dolore in mezzo al petto, tosse, bruciore ecc.Nel caso in cui tutto ciò non venga controllato o curato è possibile arrivare a delle lesioni con complicanze molto più serie. Uno dei sintomi più tipici è la pirosi (bruciore in sede retrosternale) che tende a manifestarsi soprattutto nel periodo notturno dopo lunghe abbuffate o cenoni.
  E' possibile però ridurre il fenomeno dell'esofagite, se non molto grave, non con l'utilizzo di farmaci ma attraverso una corretta alimentazione e alcuni piccoli accorgimenti.  Innanzitutto bisogna limitare o eliminare cibi e bevande che stimolano la produzione di acido a livello gastrico come caffè, cacao, cibi ricchi di spezie, fritti, grassi idrogenati,
alcolici e bevande gassate. Chi soffre in modo costante di reflusso gastrico, impara molto rapidamente a capire quali sono gli alimenti peggio tollerati. E' anche opportuno, per favorire la digestione, fare una breve passeggiata dopo aver mangiato; inoltre è consigliabile evitare o ridurre il fumo di sigaretta perchè riducendo il tempo di svuotamento gastrico,il fumo stesso favoriscece il reflusso gastrico. Da evitare sono anche le gomme da masticare che provocano molta aria allo stomaco e anche il forte sovrappeso in quanto la pressione che il peso esercita a livello addominale può favorire reflusso gastrico. Nel caso in cui attraverso questi piccoli consigli non ci siano miglioramenti, è opportuno ( sempre attraverso il parere del medico) ricorrere  all'utilizzo di farmaci antiacidi che riducono la secrezione acida e prevengono episodi di reflusso mediante la formazione di un gel che stratificando al di sopra del contenuto gastrico  neutralizza l'acidità stessa.