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Mangiare bene per curare il raffreddore

Si tira su con il naso, si starnutisce e magari si ha anche mal di gola e una tosse fastidiosa: il raffreddore comune può colpire tutti, soprattutto in questo periodo in cui arrivano i primi freddi. Quest’infezione delle vie aeree superiori e di origine virale è una delle patologie più comuni al mondo.

Cause, sintomi e modalità di contagio

La maggior parte dei raffreddori è causata dai rhinovirus, che vivono nell’aria che respiriamo oppure sulle superfici con cui veniamo a contatto.
La forma più comune di contagio è quella diretta: starnuti, tosse e gocciole di saliva permettono il passaggio diretto dei virus da un organismo all'altro. Anche il dialogo può diventare causa di trasmissione diretta in quanto durante il colloquio possono essere espulse, involontariamente, piccole gocce di liquido salivare. Gli oltre 200 virus responsabili del raffreddore possono resistere per circa tre ore nell'ambiente esterno. Il contagio può pertanto avvenire anche in maniera indiretta, per esempio dando la mano o manipolando oggetti contaminati.
L’aria secca può abbassare la resistenza alle infezioni dei virus che causano il raffreddore.
La stessa reazione può avvenire a causa del fumo, anche passivo: i fumatori hanno infatti maggiori probabilità di raffreddarsi rispetto alle persone che non fumano.

Clima freddo, vento freddo, correnti d'aria, aria condizionata contrariamente a quanto si pensa non causa il raffreddore ma semplicemente abbassano le difese immunitarie rendendoci più vulnerabili al rischio di infezione.

I sintomi del raffreddore sono piuttosto comuni: naso chiuso e gocciolante, congestione nasale, gola irritata talvolta associata a febbre, tosse, emicrania, raucedine, infiammazione dei linfonodi nel collo e dolori muscolari.

Non esistono cure specifiche contro il raffreddore anche se alcuni farmaci, tra cui gli antistaminici, possono alleviarne i sintomi. Spray e nebulizzatori possono risolvere temporaneamente la spiacevole sensazione di naso tappato. Fumi e aerosol per la liberazione delle vie aeree, caramelle balsamiche e la frequente pulizia del naso possono eliminare almeno in parte il muco infetto scongiurando il rischio di infezioni batteriche e accelerando la guarigione.

Curare il raffreddore col cibo e l'alimentazione

Arance ed agrumiAglio, germe di grano, miglio, salvia, sedano, frutti di bosco, fragole e castagne sono solo alcuni tra gli alimenti ai quali sono attribuite proprietà curative.

Durante un reffreddore possiamo aumentare il consumo di liquidi per rendere più fluido il muco infetto e favorirne l'eliminazione evitando invece bevande eccitanti e con effetti diuretici quali ad esempio il caffè ed il tè. Anche latte e relativi derivati sembrano non aiutare molto.
Evitare tassativamente le bevande alcoliche le quali contribuiscono alla disidratazione del nostro corpo ed all'esaurimento delle scorte di Vitamina C. Inoltre caricano di lavoro il fegato, già costretto a lavorare più del normale per disintossicare il nostro corpo dai prodotti nocivi della malattia.
Evitare cibi grassi ed indigesti come ad esempio i formaggi, carni rosse e dolci.
Il Pompelmo è un ottimo alimento per contrastare e prevenire gli effetti del raffreddore. Ha un elevato contenuto di Vitamina C ed inoltre aiuta il fegato a disintossicarsi. Il fegato è la prima linea del nostro sistema immunitario e andrebbe aiutato quando le difese si mettono al lavoro per combattere una malattia.
L'introduzione di alimenti alcalini è sicuramente utile allo scopo. Il Pompelmo, come tutti gli agrumi del resto, diventano alcalini una volta metabolizzati dal corpo e quato aiuta il processo di disintossicazione, ma al contrario di arance e mandarini è più povero in zuccheri e questo favorisce un più corretto drenaggio del fegato.

Si possono consumare alimenti probiotici in modo da favorire l'equilibrio della flora batterica intestinale oppure affidarci ai rimedi della nonna.

Nelle tradizioni popolari i presunti rimedi si sprecano, tra i più classici ricordiamo il latte con il miele, il succo di limone con vino bianco ed il brodo di pollo (il calore, i numerosi amminoacidi ed il sale possono infatti aiutare a combattere l'infezione)